Le indagini Georadar sono molto utilizzate per identificare le eventuali anomalie presenti nel sottosuolo (cavità, sottoservizi, oggetti metallici, ecc.). Infatti, questo metodo trova vasta applicabilità poiché risulta speditiva, non invasiva e non distruttiva.
Rappresenta la più avanzata e sofisticata metodologia di indagine non distruttiva dedicata alla ricerca di servizi e strutture interrate.
L'apparecchiatura consente di visualizzare su display a colori il radargramma registrato in tempo reale e simultaneamente memorizza i dati su disco rigido per la successiva elaborazione al computer con opportuno software. Lo scopo fondamentale del trattamento digitale dei dati al computer è quello di migliorarne l'aspetto tramite operazioni di filtraggio, normalizzazione, amplificazione, ecc. al fine di semplificare la lettura e quindi l'interpretazione delle eventuali anomalie.
Sull'asse orizzontale dei radargrammi sono visualizzate le progressive mefriche della linea registrata mentre su quello verticale si trovano i tempi di percorso in andata e ritorno dei tragitti riflessi.
Il GPR utilizza brevi impulsi (1-2nsec) di onde elettromagnetiche ad alta frequenza (25MHz-2000 MHz) inviati nel sottosuolo per ricevere echi riflessi dalle superfici di discontinuità di materiali a differente caratteristica dielettrica, presenti all’interno del mezzo indagato.
Indipendentemente dal budget, dall’ambito o dall’importanza di un progetto, il conseguimento di informazioni precise sul sottosuolo offre una serie di vantaggi di fondamentale importanza: - Minimizzazione dell’impatto sul traffico veicolare - Ottimizzazione degli scavi (scavare nel posto giusto al primo colpo) - Minimizzazione dei rischi di danneggiamenti - Riduzione dei tempi di scavo - Riduzione dei costi e dello sperpero di risorse.
Il Georadar, essendo un’indagine non distruttiva e non invasiva, è in grado di fornire un’immagine del sottosuolo di rapida esecuzione, economica, oggettiva, verificabile e precisa, fornendo il 100% di copertura della zona di progetto.